È il momento ideale per accelerare la trasformazione digitale della vostra impresa grazie alle misure di incentivazione previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e da altri programmi di sostegno dell’innovazione, soprattutto ora che il DECRETO AIUTI 2022 prevede un incremento delle aliquote.
In continuità con le politiche introdotte dai governi italiani già a partire dal 2017 (ricordate il piano Industry 4.0?), si va dalle misure di defiscalizzazione degli investimenti effettuati per acquisire nuovi beni strumentali materiali e immateriali (tra cui software) e formazione, fino a veri e propri contributi a fondo perduto o a tasso agevolato.
Pianificare tempi e modi
Usufruire di tutte queste opportunità non è però del tutto immediato. In genere, si tratta infatti di formule non cumulabili per le quali è necessario valutare bene le diverse opzioni, pianificando con cura i modi e i tempi di investimento. Ma l’occasione è troppo ghiotta per rinunciare, specialmente per le aziende che devono aggiornare le proprie dotazioni di strumenti gestionali per restare al passo di un business sempre più digitalizzato e rimanere competitivi.
Fatti guidare da NAV-lab e Microsoft
Oltre a mettere a disposizione le sue applicazioni e le competenze in ambito ERP con Microsoft Business Central, l’ambiente gestionale pensato per la trasformazione digitale della PMI, NAV-lab può contare sulla collaborazione con consulenti esperti in grado di guidare i clienti nell’attuale scenario di incentivazione. Per offrire un quadro più dettagliato e pratico, NAV-lab sta organizzando, insieme a Microsoft – che presenta le tecnologie Azure Stack e la cloud ecnomy – e a Vendor, società specializzata nella progettazione dell’efficienza – finanziaria, energetica e operativa 4.0 – un webinar tutto dedicato al PNRR e agli incentivi per le PMI ansiose di cambiare.
Che cosa dice il PNRR
Il piano prevede diverse missioni che in parte vanno a garantire la copertura finanziaria di alcune misure già attive. Particolare attenzione è dedicata da un lato alla sostenibilità ambientale, dall’altro ai temi di nostro interesse, che riguardano l’innovazione e la digitalizzazione. I fondi previsti stanno già incidendo sulle misure di defiscalizzazione introdotte lo scorso anno e nell’immediato futuro ci potranno essere nuove opportunità derivanti dall’apertura di nuovi bandi finanziati dal PNRR.
Sulla scia di Industry 4.0
Dal punto di vista dei richiedenti, l’aspetto più interessante è la continuazione del piano Industria 4.0 – rivolto alla trasformazione digitale di tutte le imprese – anche per quanto riguarda gli investimenti effettuati a partire da gennaio 2021.
Aliquote di detassazione e credito d’imposta
Le aliquote delle possibili detrazioni e agevolazioni sotto forma di credito d’imposta: 15% per l’R&S in ambito innovazione, 20% per l’acquisto di software in chiave 4.0 (l’aliquota del credito d’imposta è innalzata al 50% fino a Giugno 2023 grazie al Decreto Aiuti 2022), 50% e 40% per gli investimenti in formazione 4.0 (innalzate dall’ultimo DL al 70% e 50% a seconda della dimensione dell’azienda).
Un progetto di trasformazione può accedere a più incentivi in base alla tipologia di attività prevista e dalla relativa spesa.
I contributi SIMEST
In una seconda “famiglia” di interventi, i fondi del PNRR alimentano a partire dallo scorso ottobre anche i contributi erogati dal SIMEST, la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che ha finanziato migliaia di imprese italiane nelle loro attività all’estero. Il SIMEST prevede al momento tre linee: la prima è legata all’e-commerce, la seconda alla partecipazione alle fiere internazionali e la terza rappresenta un mix di interventi che devono corrispondere agli obiettivi del PNRR verso la sostenibilità e la trasformazione digitale.
L’importanza della documentazione
A differenza delle agevolazioni Industry 4.0, dove l’impresa paga meno imposte in funzione di spese già effettuate, il SIMEST – tra contributi a fondo perduto e prestiti agevolati – eroga dei veri e propri finanziamenti. La documentazione da presentare dev’essere quindi circostanziata ed esaustiva: non basta documentare delle spese già avvenute ma delineare un progetto finalizzato.
*Prima è meglio è *
Ed è consigliabile muoversi in fretta per essere più certi di ottenere un contributo, perché per quanto ingenti, i fondi del PNRR non sono infiniti. Per questo motivo è anche opportuno focalizzarsi su progetti che, in caso di mancato finanziamento, possono essere rimandati ad altri momenti.
Prospettive favorevoli
Sulle misure di defiscalizzazione, le tempistiche sono meno stringenti. Il governo ha già garantito la copertura fino al 2026 per i beni strumentali acquistati e fino al 2031 per le attività formative. È un grande vantaggio rispetto a quelle tipologie di incentivo che vengono approvate anno dopo anno dalle leggi finanziarie. Come si diceva inizialmente, è probabile che nel corso del tempo certe misure vengano anzi potenziate. Al momento le aliquote di detraibilità vanno in diminuzione. Pertanto, per le imprese è opportuno accedere quest’anno agli incentivi disponibili.
Un video-podcast sul tema
Un altro elemento, preso nella giusta considerazione nel webinar NAV-lab del 13 aprile 2022, è la possibilità, come è avvenuto regolarmente in passato, di ulteriori bandi regionali e locali, a sostegno della trasformazione digitale della loro imprenditoria.
La capillare presenza di NAV-lab su tutto il territorio italiano consente di seguire le aziende fianco a fianco nei progetti IT, con i propri esperti e consulenti tecnici e finanziari.
Hai perso il webinar?
Riguarda il video-podcast estratto dall’evento del 13 aprile 2022