Glossario: Indice di ritorno liquido dell’attivo

L’indice di ritorno liquido dell’attivo è rappresentato dal rapporto tra il cash flow e il totale dell’attivo. Si tratta di un indice che serve a misurare il rendimento delle attività dell’impresa e la sua capacità di ritornare flussi di cassa. Fa parte di quegli indici di settore che sono stati identificati dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza nel documento pubblicato il 20 ottobre 2019.

L’indice di ritorno liquido dell’attivo include:

  • al numeratore, il cash flow ottenuto come somma del risultato dell’esercizio e dei costi non monetari (ad esempio, ammortamenti, svalutazioni crediti, accantonamenti per rischi), dal quale dedurre i ricavi non monetari (ad esempio, rivalutazioni partecipazioni, imposte anticipate);
  • al denominatore il totale dell’attivo dello stato patrimoniale.

Secondo quanto indicato dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, il cash flow è determinato con il metodo indiretto, tenendo conto di tutti i costi e i ricavi non monetari, inclusi quindi gli accantonamenti e gli utilizzi dei fondi del passivo.

Questo indice si dimostra rappresentativo quando esprime la capacità dell’impresa di generare flussi di cassa dalla propria gestione ordinaria.

In considerazione dei settori economici, il valore soglia di tale indice è ricompreso tra 0,3% e 1,9%. Si accende il segnale di allerta in caso di valori dell’indice minori ugualial valore soglia.

L’indice di ritorno liquido dell’attivo è particolarmente importante perché è uno di quegli indicatori di allerta che possono segnalare la crisi di un’impresa. La crisi è lo stato di difficoltà economico-finanziaria che per le imprese si manifesta con un’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici per far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate.

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