Glossario: Indice di adeguatezza patrimoniale
L’indice di adeguatezza patrimoniale è determinato dal rapporto tra patrimonio netto e debiti totali. Questo indice è uno dei cinque indicatori di allerta per le imprese previsti dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) in base alla nuova Legge sulla Crisi di Impresa.
Oltre all’adeguatezza patrimoniale, gli altri indici che stabiliscono se un’impresa è in crisi sono: l’indice di sostenibilità dei costi di natura finanziaria, l’indice di ritorno liquido dell’attivo, l’indice di liquidità e l’indice di indebitamento previdenziale e tributario.
Con l’entrata in vigore nel 2020 del Codice della crisi e dell’insolvenza, infatti, è di fondamentale importanza per l’imprenditore conoscere gli indicatori della crisi di impresa.
L’indice di adeguatezza patrimoniale include:
- al numeratore, il patrimonio netto costituito, detratti i crediti verso soci per versamenti ancora dovuti e i dividendi deliberati;
- al denominatore, i debiti totali costituiti da tutti i debiti, indipendentemente dalla loro natura e dai ratei e risconti passivi.
Questi due valori si possono ricavare in modo preciso all’interno del bilancio di un’impresa. Il risultato viene espresso in termini percentuali ed il valore indica il livello dell’esposizione debitoria strutturale dell’impresa.
In pratica, l’indice di adeguatezza patrimoniale permette di capire se il patrimonio netto dell’impresa è adeguato, per sostenere eventuali debiti.
Questo indice e gli altri indicatori di allerta possono essere personalizzati in base al tipo di attività svolta dall’impresa. L’importante è che siano idonei a far luce su un eventuale stato di crisi aziendale e che il loro utilizzo e la loro validità sia motivata nella nota integrativa del bilancio di esercizio.
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